Lo studiolo era provvisto nella parte inferiore di tarsie lignee dove, dal basso verso l'alto si alternano:
- l'imitazione illusionistica di stalli su cui sono disposti strumenti musicali e altri oggetti;
- una fascia con fregi di vario genere;
- l'alternanza di sportelli semiaperti che rivelano armadi con oggetti.
Le tarsie sono attribuite a vari autori: i disegni dovettero essere di Sandro Botticelli, Francesco di Giorgio Martini e il giovane Donato Bramante, mentre l'esecuzione fu di Giuliano da Maiano e Baccio Pontelli: Le tarsie eseguite da quest'ultimo si caratterizzano per le complesse costruzioni prospettiche e la presenza di solidi platonici, che creano uno scambio continuo tra realtà e finzione, dilatando lo spazio esiguo dello studiolo.
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