Palazzo Ducale




Il palazzo, voluto dal Duca di Urbino Federico da Montefeltro, uomo d'arme e raffinato umanista, venne costruito nel corso del XV secolo in fasi successive. Fra le innumerevoli maestranze che furono impiegate in tale ardita costruzione, vogliamo qui ricordare i nomi dei tre architetti che ebbero il merito di rendere l'edificio uno dei palazzi piú eccelsi dell'epoca rinascimentale: il fiorentino Maso di Bartolomeo, il dalmata Luciano Laurana e il senese Francesco di Giorgio Martini.
La Galleria Nazionale delle Marche occupa tutte le sale finora recuperate del Palazzo Ducale al primo e secondo piano, per un totale di circa 80 ambienti. Vi sono esposti dipinti su tavola e su tela, affreschi, sculture in pietra e in terracotta, sculture lignee policrome e dorate, legni intarsiati, mobili, arazzi, disegni e incisioni: tutte opere situabili cronologicamente tra il Trecento e il Seicento.
Visitare il Palazzo Ducale di Urbino significa immergersi nella storia, nell’arte, nella meraviglia. Usufruendo dell’entrata sulla facciata che dà in Piazza Rinascimento (detta “facciata ad ali”) si viene subito catapultati nello splendore del cortile d’onore. Un cortile che ricorda assai un peristilio di casa ellenistica, puntellato da snelle colonne sormontate da capitelli corinzi.




Le zone di cui si compone il palazzo sono dette “appartamenti”. Il primo appartamento in cui il visitatore mette piede è quello della Jole, così chiamato per via della raffigurazione della stessa sul camino della prima stanza. Interessante anche la terza stanza, dove è situata l’Alcova del Duca, una splendida e preziosissima lettiera dipinta, realizzata da Fra’ Carnevale. Una vista a palazzo è d’obbligo, e non solo per il contenitore. Qui infatti sono esposte opere di artisti prestigiosi. Meraviglia nella meraviglia, i vani stupendamente decorati danno alloggio a opere eccezionali, opere di Raffaello Sanzio, Guido Reni, Piero della Francesca, Federico Barocci, Luca Signorelli, Giovanni Santi, Paolo Uccello, Francesco di Giorgio Martini, Timoteo Viti, Luca Della Robbia e molti altri.






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